La foto di profilo
- Cerca di usare sempre la stessa foto di profilo per tutti i tuoi canali social: da Facebook a LinkedIn, da Twitter a Instagram, fino alla tua pagina autore su Amazon. In questo modo i tuoi lettori ti riconosceranno e troveranno più facilmente.
- Se puoi, fatti scattare una foto professionale e, in generale, evita immagini sgranate, foto di gruppo o con uno sfondo troppo “chiassoso”. Opta per un primo piano e… sorridi!
- Per il tuo outfit scegli qualcosa di luminoso e vivace, o, al contrario, indossa un abito scuoro ma fai in modo che sia il colore dello sfondo a essere d’impatto. In questo modo la tua foto attirerà lo sguardo degli utenti anche quando verrà mostrata come icona accanto al tuo nome nei post o nei commenti che scrivi.
Brandizza il tuo profilo Facebook
Se partecipi con costanza a discussioni nei gruppi o nelle pagine attinenti al tuo settore e riesci a farti notare, la gente sarà invogliata a cliccare sul tuo nome per scoprirne di più sul tuo conto. Ecco perché è importante che, una volta atterrato sul tuo profilo, l’utente capisca subito di cosa ti occupi e quale suo problema/bisogno puoi risolvere prima con il tuo libro e poi con i tuoi prodotti/servizi.
Ecco i cinque elementi del tuo profilo Facebook che puoi sfruttare a tale scopo:
- L’immagine di profilo: vedi paragrafo precedente
- L’immagine di copertina: se sei un autore, il protagonista della cosiddetta “cover image” dev’essere il tuo libro. Se infatti l’immagine di profilo deve mostrare il tuo volto, e solo quello, con l’immagine di copertina puoi spaziare, inserendo una foto ambientata di te con il tuo libro (magari che ti vede intento a firmarne delle copie durante una presentazione in libreria) o solo del tuo libro. Cerca di rispettare scrupolosamente le direttive sulle dimensioni e sulle proporzioni della foto, o parti di essa risulteranno fuori campo.
- Mini bio: hai solo 101 caratteri a disposizione per descriverti, ma ti basteranno sicuramente per inserire il termine “autore” e il titolo del tuo libro, vero? Nel caso avanzasse qualche carattere puoi anche inserire il link del sito web o della pagina Amazon da cui acquistare il tuo libro (se è troppo lungo puoi accorciarlo con servizi quali Bit.ly)
- Immagini in evidenza: Facebook ti consente di inserire fino a 5 foto in evidenza nella colonna sinistra del tuo profilo personale. Se nella parte centrale del tuo profilo l’utente visualizzerà semplicemente gli ultimi 2 o 3 post pubblicati (che non è detto siano inerenti al libro, dato che userai il tuo profilo anche per parlare di altro), le foto in evidenza saranno sempre le stesse, finché non deciderai di modificarle. Scegli quindi una carrellata di 5 immagini inerenti alla tua esperienza da autore.
- Link: inserisci il link alla pagina Amazon del tuo libro o, se ne hai uno, al sito dedicato al tuo libro. La cosa bella è che quando aggiornerai tutti questi campi, dalla foto alla bio fino appunto al link, i tuoi amici si ritroveranno in home un avviso da parte di Facebook sui tuoi recenti cambiamenti. Una bella pubblicità gratuita, non credi?
Il profilo Instagram
Anche nel tuo profilo Instagram c’è un piccolo spazio ben sfruttabile dedicato alle info su di te su cui puoi lavorare.
In più, a differenza di Facebook, su Instagram puoi (e sei autorizzato a) aiutarti con le emoji per spezzare visivamente le frasi ed esprimere la tua personalità.
Ricorda che sul profilo Instagram è possibile inserire soltanto un link, quindi scegli la pagina web che converte di più tra quelle a tua disposizione. Può essere la pagina prodotto del tuo libro su Amazon o, se ben fatti e professionali, il sito web dedicato al libro o il tuo blog.
Gli hashtag
Non dimenticare di usare gli hashtag su tutti i tuoi social, e in particolare su Instagram, dove si rivelano fondamentali (soprattutto se il tuo profilo non ha migliaia di follower) per ottenere visibilità targettizzata. Prima di darti alla pazza gioia con gli hashtag, però, ci sono alcune piccole leggi non scritte che ti conviene seguire:- Gli hashtag non si inventano. Gli hashtag ironici o inventati di sana pianta (es. #hashtaginventatidisanapianta) disturbano l’utente e non hanno alcun motivo di esistere. Gli hashtag sono stati ideati per raggruppare più foto/post/articoli inerenti a un dato argomento, facilitando così la ricerca sui social da parte degli utenti. Inventartene uno, ad esempio con il titolo del tuo libro, è consentito solo se poi prometterai di usare quel nuovo hashtag in tutti i post che riguarderanno il libro. In quel caso diventerà una risorsa utile per l’utente che, imbattendosi in un tuo post, deciderà di saperne di più cliccando sull’hashtag. In più, se il tuo libro avrà successo, l’hashtag sarà usato anche dai tuoi lettori per parlare del tuo libro o di te.
- Per scoprire quali sono gli hashtag più popolari su Instagram per il tuo settore/argomento, visita i profili di autori o editori famosi e, in generale, dei più importanti esponenti e protagonisti della tua nicchia di mercato. Segnati tutti gli hashtag più utilizzati e usa quelli che ti sembrano più attinenti al tuo caso.
- Gli hashtag da qualche anno sono stati inseriti anche su Facebook, ma non hanno raggiunto lo stesso successo che hanno riscosso su altri social. Meglio quindi non abusarne e usarne al massimo uno o due (di cui uno potrebbe essere l’hashtag del tuo libro).
- Come detto nel primo punto, gli hashtag vanno intesi come “parole chiave” di una ricerca. Devono quindi comprendere, più che singole parole, piccole frasi di senso compiuto. #Inutile #quindi #scrivere #interi #post #così, #perché #a #nessuno #verrebbe #in #mente #di #cercare #singolarmente #queste #parole!
Non condividere i fatti, ma le emozioni
Se fino a oggi hai usato i tuoi profili social a scopi personali, condividendo con i tuoi contatti grandi eventi (la nascita di un figlio, l’inizio di un nuovo lavoro, il trasferimento in un’altra città, un matrimonio, ecc), piccoli traguardi quotidiani (una cena fuori con il tuo partner, una bella vacanza, i tuoi primi 10km di corsa, ecc.) e una serie di riflessioni personali (commenti su fatti d’attualità, pensieri sparsi, aneddoti, ecc.) non puoi, tutto d’un tratto, trasformare il tuo account in un profilo pubblicitario.
Su qualsiasi social network (sì, persino su LinkedIn!) a dominare sono le emozioni.
Su una landing page dedicata al tuo libro gli utenti vorranno sapere di cosa parla, quanto costa, come cambierà la loro vita.
Su un social network i tuoi contatti vorranno sapere perché hai deciso di scriverlo, quanto è stato difficile e, soprattutto, cosa provi ora che finalmente ce l’hai tra le mani.
Scrivi “Ehi, ho pubblicato un libro sul tema xxx, sono un gran fico: compralo!” e il tuo post riceverà un paio di like (uno dal tuo partner e uno dal tuo editore).
Ma che effetto farebbe un post come questo sul tuo pubblico?
“Poco fa ha citofonato il corriere. Pensavo di ricevere il solito pacco per mia moglie da Amazon e invece ho aperto la scatola e… eccolo lì. Il mio libro. Il mio primo libro! L’ho preso tra le mani, soppesato, sfogliato, persino annusato. E mi sono commosso. Lo so, non vi sembro il tipo. Per molti di voi io sono quello ‘tutto d’un pezzo’. Ma chi mi conosce sa bene quanto possa essere stato difficile auto convincermi che avrei potuto farcela. Sono travolto da mille emozioni, ma ora mi aspetta quella più forte di tutte: tra pochi giorni non sarò più l’unico a sfogliare queste pagine. Da lunedì tutto quello che ho messo qui dentro diventerà pubblico. I miei pensieri, il mio metodo, la mia filosofia, le mie idee apparterranno al mondo.
Ho voluto condividere questo momento prima di tutto con voi che, chi più chi meno, ormai avete imparato a conoscermi e mi siete stati vicini in tanti momenti importanti della mia vita. E non vedo l’ora di sapere cosa ne pensate del mio libro, perché è la vostra l’opinione a cui tengo (e che temo!) di più in assoluto. Ho il cuore a mille!”.
Ecco, un post del genere susciterebbe sicuramente like, commenti e complimenti.
Perché i tuoi follower sarebbero sinceramente contenti per te. E sarebbero decisamente più propensi ad acquistare il tuo libro per il solo fatto di farti felice.
Inoltre si sentirebbero importanti, perché tu hai detto loro che sono stati i primi a sapere del libro, e che reputi importante la loro opinione. E, di conseguenza, sarebbero più propensi a rilasciarti una recensione subito dopo l’acquisto.
Insomma, se fino a oggi hai usato i tuoi social per parlare con il cuore, divertirti, divertire, emozionarti, emozionare e fare network con i tuoi contatti, non c’è alcun bisogno che tu smetta per metterti a promuovere il tuo libro. Anzi, sarebbe controproducente.
Continua a “parlare come mangi”, continua a essere te stesso, non tradire ciò che sei e la fiducia che i tuoi follower ripongono in te.
I risultati non si faranno attendere!